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Come realizzare opere senza impattare su territorio e paesaggio? Ecco un esempio

I Beauty Contest architettonici adottati recentemente da Terna si stanno rivelando utili strumenti per realizzare opere condivise con i territori e perfettamente integrate nell’ambiente

Chi pensa che non si possano fare opere infrastrutturali importanti senza impattare su paesaggio e territorio sbaglia. Interventi di qualità perfettamente inseriti nell’ambiente circostante, che siano anche sostenibili e funzionali alle esigenze per le quali vengono realizzate, si possono realizzare. E l’esempio lo abbiamo in casa. Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, sta da tempo operando un approccio sostenibile ai territori che ospitano le infrastrutture elettriche, approccio confermato anche dal Piano Industriale 2021-2025 che, con quasi 9 miliardi di euro di investimenti complessivi, ha messo al centro degli interventi nel Paese proprio gli investimenti sostenibili nella rete, finalizzati all’integrazione delle fonti rinnovabili e all’incremento della sicurezza, dell’efficienza e della resilienza del sistema.

I BEAUTY CONTEST ARCHITETTONICI DI TERNA: L’ESEMPIO DI SUVERETO

I Beauty Contest architettonici adottati recentemente da Terna si stanno rivelando utili strumenti per realizzare opere condivise con i territori e perfettamente integrate nell’ambiente. Il primo esempio di questa iniziativa è stato il beauty contest per la progettazione e realizzazione della nuova stazione elettrica di conversione di Suvereto, nell’ambito del progetto di ammodernamento del Sa.Co.I.3, il collegamento elettrico tra Sardegna, Corsica e Penisola italiana. A inizio mese lo studio fiorentino Pierattelli Architetture è risultato vincitore del contest ideato di concerto con l’amministrazione comunale di Suvereto e con la comunità locale, con l’obiettivo di rendere l’infrastruttura esteticamente armonica con il paesaggio.

Le diverse proposte architettoniche giunte a Terna sono state esaminate e valutate da una commissione di esperti in base a diversi criteri, tra i quali la minimizzazione dell’impatto ambientale, l’innovazione, l’originalità e il carattere estetico, il ripristino della vegetazione, le tempistiche di realizzazione e la facilità di manutenzione dell’opera. Segno dell’attenzione della società nei confronti del territorio e nel cercare di coniugare le necessità elettriche con il valore dell’ambiente, studiando le caratteristiche e utilizzando materiali autoctoni.

Il progetto selezionato per la realizzazione della stazione elettrica di Suvereto conferma la bontà di questo approccio: l’edificio è stato progettato per essere circondato da piante del luogo, come olivi, cipressi e pini che creano una continuità con il paesaggio agricolo adiacente. Le facciate della stazione sono modulari e realizzate in terracotta, materiale tipico del territorio. Grazie a questi elementi, il progetto vincitore è stato ritenuto coerente e integrato armoniosamente con il paesaggio circostante, una necessità di cui si è fatta portavoce l’amministrazione comunale coinvolta nel dialogo e con Terna.Terna

LA STAZIONE ELETTRICA DI CAPRI

Altro esempio di questa nuova modalità di intervento è la stazione elettrica di Capri, risultato anch’essa di un concorso indetto da Terna. L’opera, che sorge su un’area di circa 2.700 metri quadrati limitrofa all’Isola Ecologica di Gasto, è perfettamente integrata nel paesaggio grazie a geometrie e colori ripresi dal luogo in cui sorge. La planimetria dell’impianto è stata disegnata da Frigerio Design Group tenendo conto dell’orografia del terreno, utilizzando i gradoni calcarei presenti nell’area come muri di contenimento o come edifici, mentre la vegetazione che occupa spontaneamente gli spazi vuoti, contribuisce a mitigare i volumi degli edifici. Altra conferma, insomma, di come si possano realizzare opere di qualità che siano armoniche e sostenibili per i territori.

 

(fonte: EnergiaOltre.it)

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