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Negazionisti e novax approfittano della mancanza di chiarezza su pandemia e tamponi

L’intervento di Gianluigi Magri, medico, già sottosegretario e direttore ff Ricerca e Innovazione dell’Irccs Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna

 

Per definizione la scienza presenta dati verificabili ed esperienze riproducibili. Molto si è detto sulla difficoltà sanitaria creata dalla pandemia (evidentemente SARS, MERS e ebola non hanno insegnato molto).

Imbarazzanti i dialoghi iniziali tra Oms e Cina e discutibili i primi passi dell’Istituto Superiore di Sanità, ma ingiustificabile è la confusione creata nella raccolta e gestione dei dati sul contagio nel nostro Paese. Tra gli inspiegabili segreti ci sono la raccolta e gestione dei dati e i famosi algoritmi, sempre descritti ma poco discussi pubblicamente.

Con l’uso dei primi tamponi sorsero inizialmente molti dubbi, da quelli su specificità e sensibilità fino al training degli operatori, ma l’inspiegabile è legato alle modalità iniziali di raccolta dei dati. Su questo non esiste un problema di novità, semmai di corretta applicazione del metodo scientifico. Per mesi è circolata la voce che i dati dei tamponi sommassero quelli di soggetti al primo test con quelli di controllo e questo senza praticamente avere dati percentuali intelleggibili.

Altro caos si è aggiunto con il rilevamento dei test da struttura privata da cui, si dice per un lungo periodo, sarebbero stati trasmessi solo i dati dei positivi. Ora pare funzioni tutto o quasi, ma qualora tali notizie sui primi mesi di pandemia fossero ufficialmente smentite ne saremmo tutti felici vista la traduzione in effetti cromatici di rilevante ripercussione sulla solidità sociale ed economica.

Abbiamo bisogno di chiarezza perché qualora la situazione fosse migliore di quanto temuto ne saremmo felicemente rassicurati mentre dispiace sentire illazioni ed accuse verso la gestione della pandemia quando una maggiore trasparenza avrebbe da tempo fugato dubbi e incertezze senza lasciare appigli ai negazionisti di turno o ai novax più o meno mimetizzati.

Rispettando la trasparenza della scienza.

 

(fonte: StartMag.it)

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