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Cosa si è detto al seminario della Hybrid Workplace Alliance

Dove sta andando il lavoro? Quale sarà il luogo in cui si svolgerà l’attività professionale? Come potrà abbracciare allo stesso tempo la dimensione personale? Sarà solo una questione di spazi fisici o virtuali, e dei relativi strumenti, o c’è di più?

Nel seminario della Hybrid Workplace Alliance, promosso da Innovative Publishing e da ICINN, che si è tenuto il 18 novembre, i componenti del tavolo sul futuro del (posto di) lavoro hanno passato in rassegna questi e altri interrogativi sulla grande trasformazione del lavoroagile e sul suo impatto sulle organizzazioni, condividendo le novità e le evidenze emerse nel corso dei mesi di attività della HWA.

Grazie a tutti i relatori che hanno messo a fattor comune le criticità, le esigenze e le soluzioni con cui si sono confrontati nell’ambito delle rispettive realtà: dalle imprese private alle aziende pubbliche, dalla ricerca accademica alla consulenza, dalla tecnologia alle risorse umane.

Con una certezza comune: lo smartworking è non è una profezia che si autoavvera, ma il frutto di una riprogettazione che deve coinvolgere tutti gli aspetti, partendo dall’uomo e dal suo bisogno di relazione, in un’ottica di ascolto, toccando la cultura e la responsabilità, allargando la partecipazione e il perimetro del welfare, e considerando i dati come un bene da restituire alla comunità aziendale.

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