Nel corso degli anni Settanta, in concomitanza con le dirompenti crisi economiche scatenate dalla crescita dei prezzi petroliferi, il Mercato comune si era frammentato, i processi di liberalizzazione si erano arrestati e in una certa misura erano regrediti, mentre nuove pratiche protezionistiche erano riemerse sotto varie forme […]. La situazione stava arrivando a un punto di rottura. Le barriere non tariffarie stavano mettendo in serio pericolo la concorrenza e la produttività dell’economia europea in una fase in cui si stavano ormai delineando le sfide del mercato globale.
Su Start Magazine Alessandro Albanese Ginammi – ricercatore dell’Università Europea di Roma e dell’Istituto per la Cultura dell’Innovazione – racconta le origini della Convenzione di Schengen, il trattato che permette la libera circolazione dei cittadini europei all’interno dei paesi firmatari.
Ancora una volta, conoscere il passato può aiutare a capire meglio il presente.
Per leggere l’articolo completo, clicca qui.
– Leggi anche: La lezione di Schuman per i policymaker di oggi